Risotto ai fichi d'India con orata marinata nel suo succo. Un modo diverso nell'utilizzo dei fichi d'India in cucina con un sapore che, sorprenderà.
Con questa ricetta partecipo al Clan del risotto del venerdì – I fichi
Anche questa ricetta entra a far parte di quelle che ho preparato e preparerò per il Clan del risotto del venerdì. Clan ideato dall’amica Cristina Galliti amministratrice del blog Poveri ma belli e buoni alla fine di febbraio 2021.
Da quando ho aperto Cocogianni questo è il nono risotto per il Clan.
Quelli pubblicati in precedenza per il Clan ed altri li potete trovare qui.
I risotti che vengono preparati per il Clan del venerdì fanno riferimento ad un tema proposto da Cristina e, per questa settimana, visto che si riprende dopo la pausa estiva, il tema è: I fichi.
Questa ricetta mi girava per la testa da un po’ di tempo ed ho colto l’occasione per realizzarla.
È vero. Forse sono andato fuori tema ma sono sicuro che Cristina mi perdonerà. Del resto, sempre di fichi si tratta, no?
Questa ricetta è nata nella mia mente pensando di utilizzare il filetto di salmone ma ho dovuto utilizzare l’orata perché alla mia dolce metà il salmone piace solo crudo. Magari le sarebbe piaciuto anche così visto che il carpaccio prende solo un poco di cottura dovuto al calore del riso.
Comunque ritengo che si possa usare il filetto di qualsiasi altro pesce, l’importante è che si possa “scaloppare” a crudo.
Preparazione
15 minuti
Categoria: Primi
Marinatura orata
Almeno 12 ore
Cucina: Italiana
Cottura risotto
18 minuti
Difficoltà: Facile
INGREDIENTI
(per 4 persone)
320 g di riso Carnaroli
2 filetti di orata
5-6 fichi d’India grandi
Un peperoncino piccolo (se gradito)
1,2 l di broda vegetale
1 scalogno
1/2 bicchiere di vino bianco secco
80 g di burro
Olio extra vergine d’oliva
Una foglia di alloro
Sale qb
Pepe bianco qb
PREPARAZIONE
Sbucciare i fichi d’India, tenendone uno da parte, e metterli nel bicchiere del mixer. Aggiungere il peperoncino ed un pizzico di sale quindi frullare fino ad ottenere una crema. In un contenitore adatto alla dimensione dei filetti di orata versare una parte della crema poi un filetto d’orata, di nuovo la crema, il filetto e la crema a coprire. Chiudere il contenitore e fare riposare in frigorifero per 12-15 ore.
Al momento di preparare il risotto togliere i filetti dalla marinata, pulirli con un panno umido, asciugarli e tenerli da parte.
Filtrare la marinata e versarla in una pentola aggiungendo il brodo e una foglia di alloro.
Portare a bollore, eventualmente aggiustare di sale quindi abbassare la fiamma e lasciarlo sobbollire.
Mettere in una pentola un filo di olio evo, aggiungere lo scalogno tritato e farlo stufare a fuoco moderato fino a quando non sarà morbido e trasparente.
Togliere lo scalogno e metterlo da parte.
Rimettere la pentola sul fuoco, versare il riso e tostarlo molto bene.
Versare il vino bianco e lasciarlo evaporare mescolando di continuo. Aggiungere lo scalogno precedentemente tolto e tenere bagnato il riso portandolo a cottura.
Mentre il riso cuoce tagliare i filetti a fette di un paio di mm di spessore, come se fosse il classico salmone.
Sbucciare l’ultimo fico d’India, frullarlo finemente aggiungendo un filo d’acqua e setacciarlo con un colino fine.
Tenere da parte il tutto.
Una volta cotto il riso, controllare la sapidità ed eventualmente aggiungere del sale, toglierlo dal fuoco, aggiungere del burro freddo, meglio se passato qualche minuto in freezer.
Mantecare fuori dal fuoco aggiungendo, se necessario, dell’altro brodo.
Lasciare riposare un paio di minuti coperto da un panno e dal coperchio della pentola quindi impiattare il risotto in un piatto piano.
Completare distribuendo sulla superficie le fettine di orata che, con il calore del risotto, cuoceranno parzialmente e terminare distribuendo sulla superficie il succo di fico d’India.
ANNOTAZIONE
Avrei voluto mettere delle fette di fico d’India messe in verticale ma, quello tenuto da parte è risultato troppo maturo. Probabilmente il gusto ne ha guadagnato.
molto bello sia nel concetto che nella presentazione e molto interessante anche l’esecuzione. Veramente fichissimo. Grande Gianni!!