Risotto con castagne al rum con fondo di senape alla salsa di soia e polvere di cacao amaro. Un mix di sapori dove nessuno prevale ma che si sentono e si fanno apprezzare distintamente.
Con questa ricetta partecipo al Clan del risotto del venerdì – La castagna ubriaca
Anche questa ricetta entra a far parte di quelle che ho preparato e preparerò per il Clan del risotto del venerdì. Clan ideato dall’amica Cristina Galliti amministratrice del blog Poveri ma belli e buoni alla fine di febbraio 2021.
Da quando ho aperto Cocogianni questo è il quattordicesimo risotto per il Clan.
Quelli pubblicati in precedenza per il Clan ed altri li potete trovare qui.
I risotti che vengono preparati per il Clan del venerdì fanno riferimento ad un tema proposto da Cristina e, per questa settimana, il tema è “la castagna ubriaca”.
Visto che il tema prevede l’abbinamento della castagna con dell’alcool per me è stato immediato pensare al rum (ron alla cubana).
Quello che ho scelto è un cubano ricavato dalla melassa ed invecchiato sette anni con un bel colore ambrato e un profumo che ricorda sentori di caramello, frutta tropicale, tabacco.
La scelta si è rivelata azzeccatissima ma non avevo dubbi perché questo rum l’ho usato anche per altre preparazioni e non mi ha deluso mai.
Questo piatto a mia moglie è piaciuto molto ma, per lei ho servito il risotto così come è stato cotto evitando la parte inferiore alla senape e la spolverata di cacao.
Personalmente penso che siano essenziali ambedue per contrastare il sapore comunque dolce delle castagne.
Questa volta il riso che ho scelto è il Rosa Marchetti dal nome della moglie di chi l’ha riscoperto. Anche questo riso è coltivato nell’oasi della Cassinassa, in provincia di Pavia dove è stata rigenerata la biodiversità dell’anno Mille.
Nell’oasi vengono prodotti, oltre al riso antico recuperato, Rosa Marchetti anche il carnaroli, l’arborio.
Preparazione
10 minuti
Categoria: Primi
Cottura castagne (*)
10 minuti
Cucina Italiana
Cottura risotto
18 minuti
Difficoltà: Facile
INGREDIENTI
(per 4 persone)
320 g di riso Rosa Marchetti
250 g di castagne bollite
1,2 l di brodo vegetale
Un bicchiere di rum invecchiato
50 g di burro
Un cucchiaio di senape
Mezzo cucchiaio di salsa di soia
Olio extra vergine d’oliva qb
Cacao amaro qb
Sale qb
PREPARAZIONE
Prendere le castagne bollite e tagliarle in due o più parti con esclusione di quelle da usare per la decorazione che vanno lasciate intere.
In una padella fare sciogliere la metà del burro quindi aggiungere le castagne e farle rosolare bene.
Spostare dal fuoco e versare la metà del rum quindi infiammarlo (**) e fare spegnere la fiamma da sola.
Continuare la cottura qualche minuto mantenendo unpo’ di salsina da utilizzare nell’impiattamento.
Tenere al caldo.
Mettere in una pentola 2 cucchiai di olio EVO e quando sarà ben caldo aggiungere il riso e tostarlo bene.
Versare metà del rum e farlo evaporare bene mescolando di continuo.
Aggiungere un paio di mestolini di brodo.
Mescolando sempre e tenendolo bagnato, portare a cottura il riso.
Nel frattempo, in una ciotola versare la senape e la salsa di soia e mescolare bene quindi con un pennello distribuirla in modo regolare sul fondo del piatto.
Un paio di minuti prima della fine della cottura aggiungere il parmigiano grattugiato e le castagne tenendo da parte quelle intere.
Assaggiare ed eventualmente aggiustare di sale.
Mescolare bene.
Una volta cotto il risotto, toglierlo dal fuoco, aggiungere la metà del burro e mantecarlo bene muovendolo rapidamente.
Lasciare riposare un paio di minuti coperto da un panno e dal coperchio della pentola prima di impiattare.
Al centro del piatto posizionare un coppa pasta ed inserire la porzione di risotto.
Distribuire sulla superficie dello stesso la salsa di cottura delle castagne. spolverare il cacao amaro e le castagne intere a decorare. Togliere il coppa pasta e servire.
ANNOTAZIONI
(*) Non è compresa la bollitura delle castagne. Il tempo indicato si riferisce alla rosolatura delle castagne nel burro.
(**) Avendo l’induzione, quindi senza fiamma, per infiammare il rum ho usato il cannello e dopo circa un minuto la fiamma si è spenta da sola.