Pollo arrosto con patate e polenta. Un classico della domenica anni 70-80 in famiglia, che non passa mai di moda perché piace a grandi e piccini. Ed a voi piace? Questa è la mia versione.
Quando ero piccolo aspettavo la domenica perché la mia mamma, di norma, preparava il risotto ed il pollo arrosto.
Ne ero davvero goloso.
Le mie parti preferite sono le ali, le cosce e sovracosce, il collo ed il “cicerone”.
Non mi piace proprio il petto, quantomeno, arrosto.
Insomma mi piacciono le parti con gli ossi dove c’è da rosicchiare; infatti non disdegno le sterno.
Non preparo spesso il pollo intero perché lo mangio solo io e mia moglie si limita a rubarmi la pelle.
Lo preparo quindi quando ho ospiti a cena o a pranzo.
La mia famiglia è di origine del basso varesotto e quelli che hanno il mio cognome, anche se sono sparsi per il mondo, risalgono comunque alla zona del gallaratese.
In quella zona l’arrosto viene accompagnato da patate arrosto, puré, verdure cotte.
Non è prevista la polenta riservata ad accompagnare i piatti umidi.
A Brescia invece la polenta con l’arrosto non è un’opzione. È d’obbligo.
Quando, da piccolo, lo scoprii la cosa mi lasciò un po’ perplesso; cosa che però passò subito visto che sono un grande estimatore della polenta.
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La carne del pollo è la più consumata al mondo e non esiste cucina che non preveda qualche ricetta con questa tipologia di carne.
Tutto ciò fa sì che si siano sviluppati enormemente gli allevamenti cosiddetti “intensivi” dove il ciclo di crescita dei pulcini è stato portato a 45-50 giorni.
Questo vuol dire che in un anno vengono fatti 6 cicli di produzione.
Attenzione: questi polli vengono sì allevati a terra ma in condizioni di sovraffollamento incredibili ed, in alcuni casì, utilizzando delle apposite lampade che simulano la luce del sole portando questi animali a nutrirsi più volte al giorno.
Sicuramente questi allevamenti sono sottoposti, almeno in Italia, a controlli rigidissimi ma, comunque, l’alimentazione di questi polli non è sicuramente quella naturale.
Questo comporta che anche la carne non sia bella soda come in un pollo ruspante.
Per cui, se potete, acquistate polli di provenienza locale.
Ricordo che un po’ più di 6 anni fa , ho vissuto per un semestre in Toscana e, volendo partecipare all’MTChallenge che quel mese prevedeva il rotolo di pollo farcito, andai a comprare da un macellaio di Sinalunga un bel pollo ruspante e alla mia richiesta mi disse: “Questo pollo è nato, vissuto e morto in Valdichiana. L’è vero, l’è un po’ magro ma l’è tanto sodo.”
Pollo disossato ripieno.
Qui potete trovare altre ricette con il pollo ed altri animali da cortile.
Preparazione
10 minuti
Categoria: Secondi
Cottura patate
Un ora ca.
Cucina: Italiana
Cottura pollo
50-60 minuti
Difficoltà: Facile
INGREDIENTI
(per 4 persone)
Un pollo grande
1 Kg di patate
Un bicchiere di vino bianco
2 scalogni
4 spicchi d’aglio
Foglia di alloro
Qualche foglia di salvia
Qualche rametto di rosmarino
50 g di burro
Olio extravergine d’oliva qb
Sale qb
Pepe qb
PREPARAZIONE
Taglia il pollo a pezzi, lavarli sotto l’acqua corrente ed asciugarli bene.
Mettere sul fuoco, a fiamma media, una padella adatta a contenere tutti i pezzi, versare abbondante olio evo ed il burro.
Quando questo sarà sciolto aggiungere gli scalogni tagliati a metà e due spicchi d’aglio in camichia.
Dopo qualche minuto aggiungere i pezzi di pollo e farli rosolare bene da tutte le parti.
Sfumare con metà del vino e farlo sfumare bene in modo che si disperda tutto l’alcool.
Pepate e salate e fare cuocere qualche minuto-
Nel frattempo pelare e tagliare a cubetti, il più uguali possibile, le patate, metterle in una teglia da forno condendole con abbondante olio evo ed unendo 2 spicchi d’aglio in camicia , qualche foglia di salvia, abbondanti aghi di rosmarino, sale e pepe.
Mescolare bene le patate in modo che siano unte uniformemente aggiungere la metà del vino bianco e infornare a forno caldo statico a 160°C per un’oretta circa. (*)
Se la pentola dove avrete rosolato il pollo può essere messa in forno aggiungere qualche foglia di salvia. qualche rametto di rosmarino e la foglia di alloro.
Altrimenti versare il tutto in una teglia adatta ed infornare con le patate, alla stessa temperatura per una cinquantina di minuti. (**)
Ogni 10-15 minuti nappare sia il pollo che le patate con il proprio liquido.
Servire il pollo e le patate ben caldi accompagnando con una bella polenta fumante.
Cospargere con un cucchiaio sia il pollo che le patate con l’intingolo del pollo aggiungendolo anche alla polenta in un incavo creato dal cicchiaio stesso.
ANNOTAZIONE
(*) Il tempo di cottura è orientativo in quanto influenzato sia dalla tipologia che dalla dimensione delle patate.
(**) Anche per il pollo il tempo di cottura è orientativo in quanto influenzato dalla consistenza della carne.