Pennette al sugo della coda alla vaccinara. Una pasta condita con il sugo di un classico piatto della cucina romana conosciuto ormai in tutto il mondo.
Incredibilmente, quando ho preparato la coda alla vaccinara, è avanzato un po’ di intingolo ed ho pensato di condirci una pasta e la mia scelta è caduta sulle pennette rigate per raccogliere meglio il sugo.
La coda alla vaccinara è un piatto tradizionale della cucina romana.
Si tratta di uno stufato di coda di bue, originariamente preparato dalle famiglie dei macellai che utilizzavano le parti meno nobili dell’animale per cucinare.
Il nome “vaccinara” deriva dalla parola “vaccino”, che in italiano significa “bue”, e si riferisce alla coda dell’animale che veniva utilizzata per preparare questo piatto.
La ricetta della coda alla vaccinara è stata tramandata di generazione in generazione e oggi è diventata una specialità della cucina romana.
Oggi la coda alla vaccinara è diventata un simbolo della cucina romana e uno dei piatti più amati dai turisti che visitano la città. La sua storia e la sua tradizione hanno reso questo piatto un tesoro culinario della cultura italiana.
A questo link potrete trovare la mia ricetta della coda alla vaccinara mentre queste sono altre ricette dove ho utilizzato degli intingoli di altre preparazioni:
Spaghettini alla salsa tonnata della Manu
Ravioli ripieni al manzo all’olio di Rovato
Preparazione
10 minuti
Categoria: Primi
Intingolo
10 minuti
Cucina: Romana
Cottura pennette
10 minuti
Difficoltà: Facile
INGREDIENTI
(per 4 persone)
320 g di pennette rigate (1)
150-200 g di sugo della coda alla vaccinara
50 g di pecorino romano
Una noce di burro (2)
Uno spicchio d’aglio
Olio extra vergine d’oliva qb
Sale qb
PREPARAZIONE
Versare l’intingolo della coda alla vaccinara nel bicchiere del mixer aggiungendo un poco di oilo extra vergine d’oliva. Frullare fino ad ottenere una crema liscia ed omogenea.
In una padella bella larga versare un filo d’olio extra vergine d’oliva con uno spicchio d’aglio in camicia e farlo soffriggere.
Una volta che l’aglio avrà preso colore, aggiungere l’intingolo, mescolare bene e tenere in caldo.
Appena prima di scolare le pennette assaggiare ed, eventualmente, correggere di sale.
Nel frattempo, cuocere la pasta in abbondante acqua salata e, quando sarà quasi cotta, scolarla e versarla nella padella con il condimento.
Continuare la cottura delle pennette in padella aggiungendo un po’ dell’acqua della pasta.
Aggiungere la noce di burro con il pecorino romano gratuggiato e mantecare bene aggiungendo se necessario altra acqua.
Servire in piatti ben caldi distribuendo, se gradito, dell’altro pecorino romano grattugiato
ANNOTAZIONI
(1) Io ho utilizzato le pennette rigate ma con questo intingolo qualsiasi tipo di pasta può andare bene sia corta che lunga.
(2) Il burro serve ad incrementare la cremosità dell’intingolo.